Yuri Menicalli: “Una clinica ortopedica di sucesso? Deve avere un pool di professionisti e soluzioni all’avanguardia”
Visite specialistiche, strumentazioni all’avanguardia, diagnosi tempestive, ed un pool di professionisti in grado di seguire il paziente passo dopo passo, nel percorso di guarigione. Sono questi gli elementi fondamentali per definire una clinica di riabilitazione ortopedica di successo. Ed è proprio grazie a tali caratteristiche che a San Giovanni Valdarno sta per nascere un centro tra i più importanti del territorio, che mette a “sistema” specifiche competenze per il recupero di capacità funzionali motorie ridotte o perdute. Ce ne parla il dott. Yuri Menicalli, tecnico ortopedico e titolare dell’omonimo centro a San Giovanni.
Dott. Menicalli, perché è importante rivolgersi ad un centro specifico, piuttosto che a singoli professionisti?
“Perché quando si parla di riabilitazione ortopedica, avere un approccio globale e multi-professionale, improntato alle più recenti acquisizioni scientifiche e alle innovazioni tecnologiche e organizzative è sicuramente un valore aggiunto, oltre che garanzia di una più veloce guarigione ed un miglior recupero funzionale e motorio”.
Come scegliere il migliore a cui rivolgersi?
“Anzitutto è bene farsi consigliare dal proprio medico di fiducia o, se si viene da un’operazione o da un trauma, dallo specialista che ci ha seguiti. In generale, comunque, un centro di alto livello presenta molti ambulatori dedicati alle diverse specializzazioni: ortopedia, osteopatia, fisioterapia, podologia, chirurgia vascolare, per trattare ogni tipo di patologia. Alcuni centri sono dotati poi di uno spazio interno appositamente dedicato ai prodotti, in questo modo il paziente è sicuro di poter acquistare quello giusto, indicato dal professionista, ed evitare possibili errori”.
Quali sono i prodotti giusti, per chi soffre di problemi posturali o a livello ortopedico?
“Dipende dal tipo di problema su cui bisogna intervenire. In generale si va dai busti ai corsetti per la correzione dei difetti della colonna vertebrale, agli ausili per persone con ridotta capacità motoria, fino a soluzioni specifiche pensate per bambini e sportivi. Una parte importante, poi, sono i plantari e le calzature bilanciate, che è meglio siano realizzate artigianalmente”.
Perché è importante l’artigianalità per questi prodotti?
“Perché il piede è un arto estremamente complesso e non esistono soluzioni universali. Si seguono le indicazioni di fisiatri e podologi, per trovare il miglior rimedio a livello correttivo, o di funzionalità motoria, quindi poter contare sulla costumizzazione ci offre la garanzia di avere un prodotto specifico per le nostre esigenze, che si sposerà perfettamente con lo scopo per cui è stato concepito. È come avere un abito fatto su misura. Oltretutto la tecnologia oggi ci permette di trovare soluzioni che uniscono la funzionalità all’estetica, quindi si tratta di prodotti belli anche da vedere”.
Come viene effettuata la customizzazione?
“Tramite uno speciale scanner 3D che fotografa la pianta del piede, unito ad uno screening baropodometrico, per verificare le pressioni esercitate sul terreno. A questo punto plantare e calzature vengono lavorati artigianalmente nel laboratorio, per ottenere un prodotto su misura”.
Quali sono i vantaggi nel combinare queste due tecnologie?
“La rilevazione tridimensionale consente di progettare un plantare con tutte le correzioni segnalate dallo specialista e, rispetto al classico calco in gesso comunemente usato, restituisce una precisione del 99,9% contro il 70-75% dell’altro metodo. Questo perchè il piede viene ricostruito al computer, così da poterlo analizzare con estrema precisione e poter sviluppare un plantare che andrà ad adattarsi al meglio alle esigenze paziente. Chiudo con una semplice indicazione: molti centri o negozi specializzati, che utilizzano il calco in gesso, realizzano circa 3-4 basi di plantari, mentre con l’altro metodo si possono realizzare anche 18-20 basi diverse, da modellare a seconda delle singole esigenze specifiche”.
Ci sono dei consigli da dare, per scongiurare il rischio di sviluppare possibili patologie ortopediche?
“Anzitutto è bene non sottovalutare neanche il minimo fastidio, perché la patologia potrebbe aggravarsi in futuro. È importante agire tempestivamente perché intercettare un difetto appena percepibile consente di contrastare adeguatamente l’insorgere di patologie più serie. Un ruolo fondamentale lo riveste poi la prevenzione. Dovrebbe essere buona abitudine fare almeno uno screening posturale quando si è giovani, per correggere eventuali difetti, assumere posture corrette, non dormire su materassi troppo morbidi, fare attività fisica regolarmente, non utilizzare scarpe basse e fare regolarmente stretching anche fuori dall’attività fisica”.
Quali possono essere gli eventuali rischi ai quali si va incontro se non si utilizza un comportamento corretto?
“A lungo andare possono insorgere problemi legati ad un disallineamento del corpo, o dolori articolari e alla schiena per chi pratica sport. Per quanto riguarda comportamenti scorretti legali all’utilizzo di scarpe basse o materassi troppo morbidi, si può andare incontro a problemi cervicali, o allo sviluppo di ernie”.